I 70 anni della Vespa

Il suo viaggio è iniziato 70 anni fa, il 23 aprile 1946, e, da allora, la Vespa non si è più fermata. Nell’immaginario collettivo è lo scooter italiano per eccellenza, merito anche dei molti registi nostrani e internazionali che gli hanno affidato il ruolo di ‘attore non protagonista’. Da Gregory Peck e Audrey Hepburn, da Marcello […]

Il suo viaggio è iniziato 70 anni fa, il 23 aprile 1946, e, da allora, la Vespa non si è più fermata. Nell’immaginario collettivo è lo scooter italiano per eccellenza, merito anche dei molti registi nostrani e internazionali che gli hanno affidato il ruolo di ‘attore non protagonista’. Da Gregory Peck e Audrey Hepburn, da Marcello Mastroianni a Virna Lisi, fino a Matt Damon, Jude Law e Nicole Kidman, generazioni di attori hanno girato scene cult del cinema in sella a quello che è forse il motociclo piu’ famoso al mondo insieme alla Harley Davidson. Un mito che ha sedotto pure Cesare Cremonini dei Lunapop che ha dedicato una canzone alla “Vespa Special” che “ti toglie i problemi”.

In quel 23 aprile dell’immediato dopoguerra, la Piaggio depositava il brevetto di un nuovo scooter progettato dall’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio. L’idea del progettista che “detestava le motociclette” è semplice: “creare un motociclo a scocca portante, idoneo all’uso di tutti i giorni e abbordabile per tutti”. Ma soprattutto economico, semplice da usare e sicuro. L’intuizione è giusta e gli italiani, reduci dalle sofferenze della Seconda Guerra mondiale si innamorano di questo nuovo veicolo che regala viaggi lenti e libertà. Compagna inseparabile delle prime gite fuoriporta nel primo dopoguerra, oggi lo scooter ‘ambasciatore’ dell’Italia nel mondo è simbolo di stile e libertà anche nei piu’ lontani Paesi asiatici, a partire dal Vietnam dove rappresenta il principale mezzo di locomozione.

Ma c’è anche chi in sella alla Vespa ha tentato l’impossibile, a iniziare dal “giro del mondo in 79 giorni” compiuto nel 1962 dagli studenti spagnoli Antonio Veciana e Santiago Guillén. Un’impresa su cui Salvador Dalì mise – letteralmente – la firma, lasciando il suo autografo sulla carrozzeria alla vigilia del viaggio. Due anni dopo con la sua Vespa 150 il giornalista Roberto Patrignani compì il raid Milano-Tokyo in occasione delle Olimpiadi in Giappone. Tra gli anni ’90 e gli inizi del nuovo millennio lo scrittore Giorgio Bettinelli  si rese protagonista di viaggi estremi dall’Alaska alla Terra del Fuoco, dal continente australiano al Sudafrica, fino al giro del Mondo overland con partenza da Capo Horn e arrivo in Tasmania. Scooter, questi, passati ormai alla storia del motociclo e che sono esposti alla mostra di tre giorni realizzata al Museo Piaggio a Pontedera in occasione dei 70 anni della Vespa.

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