Sidief investire sul “Quartiere Banca D’Italia”

Investire sul proprio patrimonio edilizio per far rivivere il centro con nuovi e giovani abitanti. Questo l’obiettivo che si è posto la Sidief, società immobiliare che gestisce in locazione circa 9.000 unità immobiliari di proprietà in tutta Italia, alla quale nel 2013 è stato conferito il cosiddetto “Quartiere Banca d’Italia”. Il Presidente della Società Mario […]

Investire sul proprio patrimonio edilizio per far rivivere il centro con nuovi e giovani abitanti. Questo l’obiettivo che si è posto la Sidief, società immobiliare che gestisce in locazione circa 9.000 unità immobiliari di proprietà in tutta Italia, alla quale nel 2013 è stato conferito il cosiddetto “Quartiere Banca d’Italia”. Il Presidente della Società Mario Breglia e il Consigliere e Direttore Generale Carola Giuseppetti hanno presentato oggi alla stampa una serie di interventi per il recupero della zona e per attivare nuove funzioni capaci di attrarre giovani studenti e lavoratori e giovani coppie, che sempre di più scelgono l’affitto.

“Il Quartiere – ha detto il presidente Mario Breglia – rappresenta un valore per la nostra Società e ha un particolare rapporto con la città. Riteniamo importante continuare a mantenerlo attivo e abitato.”

Il complesso residenziale, nella zona ovest della città all’interno delle mura antiche, fu edificato dalla Banca d’Italia negli anni Quaranta. Colpito duramente dal sisma del 2009, ricade nella zona rossa individuata dal Comune dell’Aquila. La buona qualità edilizia e tenuta degli edifici unita all’efficacia e alla tempestività degli interventi di recupero, ha fatto sì che 164 alloggi, sui 251 di proprietà, siano attualmente agibili.

La situazione nel Quartiere risulta tuttavia molto diversificata, con concentrazione degli abitanti soltanto nelle aree agibili già ristrutturate.

“La Sidief ha predisposto una prima serie di interventi da realizzare nel prossimo triennio – dice il Direttore Generale Carola Giuseppetti– con l’obiettivo di riqualificare e rivitalizzare il quartiere colpito dal sisma.”

Il primo intervento consisterà nella dismissione di due palazzine in via Giovanni XXIII, colpite gravemente dal sisma e totalmente da ristrutturare, i cui proventi contribuiranno agli investimenti diretti della Società, per finanziare le altre iniziative di riqualificazione.

Le palazzine, ultimate alla fine degli anni quaranta, si compongono una di quattro piani fuori terra e un piano interrato, con otto unità abitative, l’altra di quattro piani fuori terra e due piani interrati, con dieci unità abitative. A breve sul sito di Sidief sarà pubblicato l’invito a manifestare l’interesse all’acquisto.

Fra le altre proposte, la riqualificazione degli immobili locati, interventi di efficientamento energetico (ad esempio centrali termiche di ultima generazione), piccoli interventi sugli spazi comuni, riqualificazione delle strade.

“Nel primo triennio – ha aggiunto il Direttore Generale – prevediamo uno stanziamento diretto di circa un milione di euro.”

Si lavorerà anche sul sistema di illuminazione stradale consortile, sostituendo con tecnologia led – maggiore efficienza e durata, minori costi di manutenzione e massima flessibilità di installazione – l’attuale tipologia tradizionale, su più di cinquanta lampioni.

Sono previsti interventi di riqualificazione e perfezionamento delle aree a verde, con l’ideazione di spazi attrezzati dedicati ai residenti di tutte le fasce d’età.

Il progetto, che punta a coinvolgere le Amministrazioni locali e l’Università degli studi dell’Aquila, prevede anche un concorso di idee rivolto ai giovani studenti, per la riqualificazione degli immobili del Quartiere e per l’individuazione di nuove funzioni, pubbliche e private.

 

Il complesso residenziale denominato “Quartiere Banca d’Italia” è situato nella zona ovest della città, all’interno delle mura antiche e si estende su una superficie di circa 28 mila metri quadri.

Le sue aree libere hanno una superficie di circa 20 mila metri quadri, di cui 8 mila metri quadri sistemati a strade e parcheggi privati (duecento posti auto circa) e 12 mila metri quadri a giardini.

Il complesso, a destinazione residenziale, fatta eccezione per una casa minima per pochi altri alloggi, è tutto di proprietà della Sidief, che gestisce complessivamente 251 unità principali su 285.

Il Quartiere è stato edificato dalla Banca d’Italia negli anni Quaranta, allo scopo di provvedere agli alloggi delle maestranze dello stabilimento delle Officine Carte Valori trasferito fuori Roma a seguito degli eventi bellici e ad altri dipendenti. Il programma edilizio, su progetto dell’Ufficio tecnico della Banca stessa, fu avviato nel mese di settembre 1940 prevedendo inizialmente 288 alloggi distribuiti su 12 corpi di fabbrica, sull’area compresa tra via XX Settembre, via Barete, via Barriera della Stazione, via Forte Preturo e viale Duca degli Abruzzi, all’epoca in costruzione. I lavori proseguirono fino al 1943, interrompendosi a causa dell’intensificarsi delle azioni belliche. La distruzione delle Officine indusse la Banca a sospendere i lavori e a riportare la produzione a Roma.

Nel dopoguerra la Banca inserì il Quartiere nei programmi di ricostruzione e portò il progetto a completamento nel 1950.

Il sisma del 2009 ha duramente colpito il Quartiere, che rientra nella zona rossa. La situazione attuale risulta complessa, con alcuni edifici che sono già stati ristrutturati, altri che richiedono ristrutturazioni profonde e sono completamente inagibili.

Gli immobili di via dei Peligni, via dei Marrucini e via dei Vestini, dopo il sisma sono stati ristrutturati e abitati. Il grande fabbricato di via dei Frentani è stato gravemente danneggiato dal sisma e oggi è inagibile. Anche le Palazzine su via Giovanni XXIII necessitano di importanti interventi.

 

 

Una risposta a “Sidief investire sul “Quartiere Banca D’Italia””

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