Adinolfi contro Sanremo: “Basta la Gaystapo”

Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia e direttore del quotidiano La Croce, è intervenuto stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso di ECG, format a cura di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Adinolfi è tornato a parlare di unioni civili: “L’unica rivendicazione di Renzi che rimane in piedi è […]

Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia e direttore del quotidiano La Croce, è intervenuto stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso di ECG, format a cura di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Adinolfi è tornato a parlare di unioni civili: “L’unica rivendicazione di Renzi che rimane in piedi è quella delle unioni civili. La madre di tutte le riforme è stata bocciata dal referendum, l’italicum non lo vogliono più, il jobs act può essere smantellato per via referendaria. Alla fine a Renzi rimane solo da dire che ha fatto le unioni civili. Se tutto quello che ha fatto in una legislatura è aver fatto contente 1000 coppie, quando ci sono cinque milioni di persone sotto alla soglia di povertà, e per loro non ha fatto un cazzo, non si deve meravigliare se perde di 20 punti il referendum. Gentiloni è scappato dall’ospedale per andare di corsa a mettere il timbrino sulle unioni civili…Questa è tutta fuffa per coprire una incapacità di governo sulle emergenze nazionali che è clamorosa”.

Adinolfi è contrariato anche da quella che considera una propaganda gay al Festival di Sanremo: “L’anno scorso c’era la parata obbligatoria col nastrino arcobaleno. Il costo di Sanremo è di 16 milioni di euro, presi dai soldi delle famiglie italiane, per pagare Tiziano Ferro e Ricky Martin. Io il figlio dell’utero in affitto che si compra Tiziano Ferro non lo voglio pagare con il mio canone. Avrà un cachet che sarà di 250-300.000 euro, esattamente il costo di un utero in affitto in California. Il figlio a Tiziano Ferro così lo paga anche Adinolfi e tante altre famiglie italiane. E ne avrei fatto volentieri a meno. E ricordo a Carlo Conti e alla Rai che non solo la pratica dell’utero in affitto è illegale, ma anche la pubblicità alle cause dell’utero in affitto è passibile di due anni di carcere e un milione di euro di multa. Vorrei un momento di confronto su questi argomenti con il conduttore di Sanremo. Chiedo alla Rai, a Monica Maggioni e a Carlo Conti un momento di trasparenza. Perché i festival di Carlo Conti sono stati i festival di Concita Wurst, di Elton John, Ricky Martin e Tiziano Ferro? Perché Sanremo deve diventare una bandiera dell’ideologia gender? Ormai bisogna pagare la tassa alla nuova gaystapo, è obbligatorio, bisogna pagargli una tassa, c’è una operazione di regime e di violenza verso chi la pensa diversamente”

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