Abruzzo, Rossi (Cospa) contro Equitalia: “Aziende in crisi non riescono a pagare rate alte”

Dino Rossi, imprenditore agricolo di Ofena, che rappresentante il Cospa Abruzzo ha rilasciato una dichiarazione per contestare, il nuovo sistema di rateizzazione organizzato da Equitalia sulla “rottamazione delle vecchie cartelle. “Non si è capito bene – dichiara Rossi – se si tratta di una vera agevolazione per aziende in seria difficoltà o la solita operazione […]

Dino Rossi, imprenditore agricolo di Ofena, che rappresentante il Cospa Abruzzo ha rilasciato una dichiarazione per contestare, il nuovo sistema di rateizzazione organizzato da Equitalia sulla “rottamazione delle vecchie cartelle. “Non si è capito bene – dichiara Rossi – se si tratta di una vera agevolazione per aziende in seria difficoltà o la solita operazione di propaganda”. “il sistema organizzato da Equitalia resta molto artificioso e le modalità con la quale si può accedere alla sanatoria piuttosto complicate”.

Le piccole e medie imprese in teoria non possono accedere a questa “specie di condono”, in quanto le cifre da liquidare restano comunque alte, rispetto al numero di rate ammesse per frazionare i debiti; Le aziende in difficoltà che hanno accumulato debiti, non hanno liquidità immediata disponibile e comunque non ce la fanno a pagare con questo tipo di rateizzazione. Se una piccola o media impresa viole “accedere alla rottamazione” le difficoltà da superare sono molteplici, estinguere il debito in cinque rate non è possibile perché poi ci sono anche da liquidare tasse, interessi di mora e altri oneri. Una sanatoria organizzata in questa maniera è fattibile per pochi. Qualcuno potrebbe suggerire di rivolgersi agli istituti di credito per un prestito a lunga scadenza, cosa impossibile da realizzare, in quanto le aziende vengono preventivamente segnalate alla centrale rischi delle banche dalla stessa Equitalia, quindi ogni tipo di finanziamento viene respinto sistematicamente.

“Questo sistema – dice Dino Rossi – è una spirale che và a restringersi sempre di più che và a strozzare famiglie e piccole imprese e dalla quale il cittadino difficilmente riesce a liberarsi.

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