Estate 2017, boom di affitti brevi (+35%). Destinazioni top Sicilia e borghi “tecnologici

Sono sempre di più gli italiani che scelgono di trascorrere le vacanze in Italia, accordando la propria preferenza alla cosiddetta ospitalità extra-alberghiera. Il Centro Studi di Property Managers Italia (www.propertymanagersitalia.it), associazione di categoria che rappresenta gli imprenditori che operano con professionalità nel settore delle locazioni brevi e della ricettività extra-alberghiera, ha rilevato un +35% rispetto […]

Sono sempre di più gli italiani che scelgono di trascorrere le vacanze in Italia, accordando la propria preferenza alla cosiddetta ospitalità extra-alberghiera. Il Centro Studi di Property Managers Italia (www.propertymanagersitalia.it), associazione di categoria che rappresenta gli imprenditori che operano con professionalità nel settore delle locazioni brevi e della ricettività extra-alberghiera, ha rilevato un +35% rispetto ai contratti chiusi lo scorso anno nello stesso periodo, e la stagione è solo all’inizio.

Il 45% dei viaggiatori, secondo i dati diffusi dall’associazione guidata da Stefano Bettanin, sceglie la formula dell’ospitalità residenziale per vivere un soggiorno all’insegna della libertà senza i vincoli di orari o i regolamenti che caratterizzano la ricettività tradizionale (alberghiera) e perché è convinto che con questa formula possa entrare più facilmente in contatto con le tradizioni eno-gastronomiche e culturali tipiche della meta prescelta; il 30% perché, valutando i costi ed i benefici, ritiene sia una scelta economicamente meno onerosa rispetto ad un soggiorno in hotel ed infine il 25% sceglie la vacanza in casa, villa o appartamento perché la valuta la scelta più smart e più consona dal punto di vista della gestione familiare (via vai di parenti o amici in piena libertà e possibilità per il genitore che lavora di fare avanti e indietro magari durante i weekend per raggiungere la famiglia senza lo stress di prenotazioni continue).

“È cambiato il modo di viaggiare – commenta Stefano Bettanin, presidente di PM Italia – e soprattutto è cambiato il modo di concepire le proprie ferie: non si spendono più soldi solo per una sistemazione buona in una delle classiche località di vacanza, ma sono sempre più gli italiani che cercano un’esperienza, che vogliono immergersi completamente in un contesto diverso dalla routine casa-lavoro a cui siamo costretti tutto l’anno, e che vogliono vivere un’altra vita seppur per un periodo di tempo limitato attingendo a piene mani al tessuto locale: fare la spesa nella bottega del borgo marinaro o cucinarsi a casa pesce fresco comprato all’alba al porto quando rientrano i pescatori non ha prezzo; così come per chi sceglie l’entroterra partecipare al taglio del fieno in cui sempre più spesso vengono coinvolti anche i visitatori dei paesi dei montagna o dei centri più piccoli dell’Appennino, o acquistare formaggio locale da gustare a casa alla sera per un aperitivo con gli amici. È la possibilità di scegliere ogni giorno dove e cosa mangiare, con chi entrare in relazione e attraverso quale nuova esperienza arricchirsi a fare la differenza”.

Destinazione top prescelta dai viaggiatori secondo PM Italia è la Sicilia, seguita dalla Puglia (in crescita vertiginosa) e dalla Sardegna. Ma vanno forte anche i Borghi dell’entroterra sparsi in tutta Italia, centri minori meta prediletta di chi sceglie un soggiorno relax per rigenerare corpo e mente lontano dalla folla, dal caldo e dal trambusto che spesso caratterizza molte località costiere e dove è più facile riscoprire l’autenticità.

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