Un romeno su due vuole tornare a casa

“Un cittadino romeno su due (49%) tra quanti vivono e lavorano in Italia vorrebbe tornare in patria: un desiderio radicato in modo particolare (71%) fra quanti in Romania hanno lasciato gli affetti. Eppure, ad ostacolare la prospettiva del rientro c’è la convinzione (giustificata o meno, ma  radicata in oltre l’85% di essi, che trovare lavoro […]

“Un cittadino romeno su due (49%) tra quanti vivono e lavorano in Italia vorrebbe tornare in patria: un desiderio radicato in modo particolare (71%) fra quanti in Romania hanno lasciato gli affetti. Eppure, ad ostacolare la prospettiva del rientro c’è la convinzione (giustificata o meno, ma  radicata in oltre l’85% di essi, che trovare lavoro in Romania sia ancora difficilissimo.” È quanto emerge da una ricerca Acli su 1200 romeni residente in Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Puglia.

I romeni sono il primo gruppo nazionale per numero di presenze in Italia: 968.576 secondo l’ultimo dato Istat, il 21% sul totale degli stranieri. Lo studio è stato realizzato nell’ambito del progetto “Medit”.

La maggior parte degli intervistati infatti afferma che in Italia guadagna di più di quanto non potrebbe fare in patria.  La metà dei romeni intervistati manifesta un interesse all’ipotesi di aprire un’attività autonoma in Romania, usando le forme di sostegno previste dal governo.  La voglia di tornare a casa è alta soprattutto fra chi vi ha lasciato gli affetti ma è frenata dalla convinzione di non trovare lavoro. In pochi conoscono gli aiuti per farlo.

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