Manpower Focus Abruzzo: occupazione ancora debole nei primi mesi 2012

I datori di lavoro delle aziende abruzzesi prevedono che il rallentamento dell’occupazione continuerà anche nel primo trimestre del nuovo anno, secondo quanto emerso dall’indagine Previsioni Manpower sull’Occupazione diffusa oggi. La situazione occupazionale della regione si inserisce nell’attuale scenario congiunturale ancora sfavorevole alla domanda di lavoro. Le intenzioni di assunzione espresse dai datori di lavoro abruzzesi […]

I datori di lavoro delle aziende abruzzesi prevedono che il rallentamento dell’occupazione continuerà anche nel primo trimestre del nuovo anno, secondo quanto emerso dall’indagine Previsioni Manpower sull’Occupazione diffusa oggi. La situazione occupazionale della regione si inserisce nell’attuale scenario congiunturale ancora sfavorevole alla domanda di lavoro. Le intenzioni di assunzione espresse dai datori di lavoro abruzzesi intervistati da Manpower –ai quali è stato chiesto di indicare le variazioni del proprio organico aziendale nel periodo tra gennaio e marzo 2012- registrano comunque un lieve miglioramento rispetto al trimestre precedente pari a 9 punti percentuali. A seguito degli aggiustamenti legati a fattori stagionali, il dato previsionale sull’occupazione rilevato dall’indagine in Abruzzo si attesta quindi a -12%, migliorando leggermente rispetto ai tre mesi precedenti ma indebolendosi di 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011.

L’indagine trimestrale condotta da ManpowerGroup – la più estesa inchiesta previsionale sul mercato del lavoro a livello mondiale – ha coinvolto in Abruzzo un campione statisticamente significativo di aziende che, esprimendo le proprie intenzioni di assunzione per il trimestre da gennaio a marzo 2012, ha delineato uno scenario occupazionale ancora poco promettente.

Nonostante il lieve miglioramento rispetto al trimestre precedente, la previsione occupazionale in Abruzzo mantiene dunque segno negativo per i tre mesi a venire: il dato emerso dall’inchiesta (-12%) significa che la percentuale dei datori di lavoro della regione che hanno espresso intenzione di assumere nuovo personale è minore della percentuale di quanti hanno invece previsto di ridurre il proprio organico.

Tra i 10 settori industriali presi in esame dall’indagine, solo i datori di lavoro del comparto Trasporti e Comunicazioni fanno registrare piani di assunzione non in negativo, sebbene la Previsione pari a 0% indichi che le opportunità di lavoro saranno comunque stagnanti. Negli altri settori, i datori di lavoro prospettano un andamento dell’occupazione con segno negativo per il trimestre a venire. I piani di assunzione più deboli sono espressi dal comparto Minerario ed Estrattivo, con una Previsione che si attesta a -18%, indebolendosi sia rispetto al trimestre precedente che a un anno fa; il settore registra la Previsione meno ottimista da quando l’indagine ha avuto inizio nel terzo trimestre 2003.

Prospettive poco promettenti per chi è in cerca di lavoro anche nel comparto Pubblico e Sociale, dove la Previsione è pari a -11%, e in quello Ristoranti e Hotel a quota -9%: i due settori registrano l’indebolimento più ragguardevole rispetto a un anno fa, rispettivamente di 20 e 14 punti percentuali.

Dal confronto con il trimestre precedente, le intenzioni di assunzione sono più deboli in sei dei 10 comparti, mentre le prospettive di lavoro si rafforzano nel settore Manifatturiero e in quello delle Costruzioni.

“La nostra indagine riflette chiaramente il clima di incertezza in cui i datori di lavoro delle aziende italiane navigano da mesi” evidenzia Stefano Scabbio, amministratore delegato di ManpowerGroup Italia e Iberia. “In questi tempi incerti, con riforme e interventi politici ancora da definire e con la minaccia di una nuova recessione, non sorprende che gli imprenditori italiani continuino a esprimere intenzioni di assunzione che rimangono deboli. Alla luce di questo, l’indagine indica che gran parte delle aziende ha assunto un atteggiamento ‘attendista’, rimandando azioni importanti riguardo la composizione dei propri organici”.

Francesco Maria Gallo

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