La giornata mondiale contro la pedofilia

E’ iniziata il 25 aprile con una serie di manifestazioni- a livello nazionale ed internazionale, per concludersi la prima domenica di maggio, che quest’anno coincide con il 6 – la giornata internazionale delle vittime della violenza, dell’indifferenza e contro la pedofilia. Ogni anno nel mondo almeno sette milioni di bambini vengono molestati o violentati, ma […]

E’ iniziata il 25 aprile con una serie di manifestazioni- a livello nazionale ed internazionale, per concludersi la prima domenica di maggio, che quest’anno coincide con il 6 – la giornata internazionale delle vittime della violenza, dell’indifferenza e contro la pedofilia. Ogni anno nel mondo almeno sette milioni di bambini vengono molestati o violentati, ma il numero è in difetto e di questi purtroppo, almeno 6 su 10, vengono compiuti all’interno delle famiglie La pedofilia è il peggiore e più aberrante reato di cui un essere umano, dotato di ragione ed intelletto, si può macchiare. Esso consiste nell’abusare sessualmente di bambini da parte degli adulti e, cosa ancor più grave, secondo dati forniti da Telefono Azzurro, benemerita associazione che si occupa dei diritti dell’infanzia negata, che il 60% di tali infamità si verificano tra le mura domestiche. Altra assurda atrocità è quella perperata dai preti pedofili, ancor più grave rispetto alle altre, poiché commessa da esponenti di un’organizzazione, la chiesa, che dovrebbe essere madre e maestra dell’umanità e rivolgersi al cuore della gente parlando il linguaggio della verità, a partire dai più poveri ed indifesi. Per avere una reale dimensione del fenomeno basta ricordare che nella sola Boston a partire dal 2002 furono messi sotto accusa 89 sacerdoti e 55 rimossi dall’incarico, cifre che sconvolsero l’opinione pubblica. Analoghi casi di tale inaudita gravità si verificarono in Congo, in Germania, in Irlanda e nel nostro Paese tanto da indurre il Papa ad esprimersi duramente contro i crimini dei religiosi con le seguenti parole: “ E’ importante stabilire la verità di quanto accaduto in passato, prendere tutte le misure atte ad evitare che si ripeta in future, assicurare che i principi di giustizia vengano pienamente rispettati e, soprattutto guarire le vittime e tutti coloro colpiti da questi crimini abnormi “ . Ma un bambino violentato è ferito nell’anima e marchiato a vita per cui, lo sanno tutti,nonostante l’aiuto dei vari psicologi infantili, non guarirà più o quantomeno non sarà più se stesso. Secondo l’Unicef e Shave the Children Italien milioni di bambini, soprattutto nelle sacche più povere del pianeta, ma anche nei paesi industrializzati, vivono un’ingiusta condizione di schiavitù sottoposti a forme di violenza quali la pedofilia, il traffico di organi, la prostituzione, la pornografia. Non possiamo esimerci dal dovere morale di registrare che esistono alte forme di violenze meno evidenti ma altrettanto preoccupanti come l’impiego dei bambini in tante lavorazioni pericolose. Sebbene l’art.32 dell’ONU della Convenzione sui diritti dell’Infanzia reciti:” Gli stati riconoscono il diritto ad ogni bambino ad essere protetto contro lo sfruttamento economico e a non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale”. nel mondo ci sono più di 210 milioni di bambini impiegati in lavori che mettono costantemente a repentaglio la loro salute psico-fisica condannati ad una vita senza istruzione né svago. Dobbiamo necessariamente convincerci che la lotta alla pedofilia ed a qualsiasi forma di sfruttamento sui bambini è una priorità assoluta cui bisogna intervenire con una ferma e decisa opera di prevenzione e repressione costante affinchè nessun fanciullo conosca mai più simili bestialità che minano la sua integrità ed il suo normale sviluppo. Un ruolo di primo piano lo debbono svolgere le famiglie e, di pari passo, le Istituzioni con l’impedimento e la più severa punizione di ogni tipo di abuso. Il 6 maggio prossimo, in occasione della giornata contra la pedofilia, che coincide con la conclusione di due settimane contro la pedofilia uscirà in tutte le librerie, e verrà consegnata al Papa in piazza S. Pietro la prima copia del libro “ Lettera a una bambina molestata”scritto dal giornalista Mario Campanella e dal Sacerdote Don Fortunato di Noto, presidente di Meter. Da molti anni l’Associazione Meter – realtà sociale ed ecclesiale impegnata nel mondo, con un’altra miriadi di organizzazioni per la tutela dei bambini – si batte contro gli abusi, la pedofilia e la pedopornografia, celebrando l’annuale appuntamento per ricordare le piccole vittime degli ingiustificati atti di violenza, di sfruttamento e di indifferenza nella ferma convinzioni che loro sono sacri ed hanno diritto ad una vita normale e ad un sereno sviluppo psico-pedagogico.

Nando Giammarini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *