Allergie: L’Aquila Centro di Eccellenza

Una visita per un test sull’allergia? All’Aquila si fa in una settimana contro un’attesa tra i 3 mesi e 1 anno nelle regioni limitrofe. I tempi ridotti sono uno dei principali punti di forza dell’Unita’ operativa di Allergologia del San Salvatore, diretta dal dr. Carlo Di Stanislao. Ottenere subito una visita, per questo tipo di […]

Una visita per un test sull’allergia? All’Aquila si fa in una settimana contro un’attesa tra i 3 mesi e 1 anno nelle regioni limitrofe. I tempi ridotti sono uno dei principali punti di forza dell’Unita’ operativa di Allergologia del San Salvatore, diretta dal dr. Carlo Di Stanislao. Ottenere subito una visita, per questo tipo di problema, assume un’importanza ancora maggiore in stagioni come la primavera (ma non solo) in cui alcuni tipi di allergie si manifestano con particolare frequenza e intensità. L’allergia da pollini (piante) e delle graminacee (erbe) è la forma più diffusa con oltre il 50% dei pazienti affetti da questo problema. Percentuale che pero’, spiega il dr. Carlo Di Stanislao, rientra negli ordinari standard.Come volume complessivo di attività Allergologia dell’Aquila effettua oltre 2.000 prestazioni annue di cui 900 test per prove allergiche. Anche gli accertamenti per reazioni ai farmaci si fanno rapidamente: 15 giorni anzichè i molti mesi di attesa (fino a un anno) in altre regioni. Se volete sapere con certezza se avete una congiuntivite dovuta ad allergia o a cause diverse, in Regione potrete trovare la risposta solo al Servizio del San Salvatore. E’ l’unico, infatti, in Abruzzo, a fare questo tipo di accertamenti che, tecnicamente, si chiamano ‘strisci congiuntivali’: un tampone non invasivo che serve a raccogliere lacrime per verificare la natura del problema. Altra allergia molto diffusa sono le dermatiti dovute a contatto col nichel. Le conseguenze sono lesioni cutanee con eritema e vescicole pruriginose che, se trascurate, causano desquamazioni della pelle e gonfiori. La patologia interessa in particolare i giovani che utilizzano articoli di bigiotteria come orecchini, piercing, collane bracciali, monete ecc. Al servizio allergologia dell’Aquila, allo scopo di trovare un rimedio di maggiore efficacia e dagli effetti più duraturi rispetto alle consuete cure, si sta attuando da due anni una sperimentazione per valutare l’efficacia di una terapia orale al nichel, con un trattamento simile ad un “vaccino”. Una cura che prevede l’impiego di dosi inizialmente crescenti e poi costanti di solfato di nichel, contenute in capsule. I risultati della sperimentazione saranno noti, secondo i tempi stabiliti dalla normativa, entro i prossimi 3 anni. Il servizio somministra la terapia per veleno di imenotteri (api, vespe, calabroni ecc.) che consiste nell’iniezione sottocutanea di veleno in dosi crescenti per stimolare i meccanismi protettivi dell’organismo contro gli effetti di ulteriori punture. “Le vie respiratorie”, commenta il dr. Di Stanislao, “sono le più colpite: basti pensare alla rinite (il cosiddetto raffreddore da fieno), alla tosse o all’asma allergica che talvolta coesistono accompagnate o meno a prurito e/o a lacrimazione oculare (congiuntivite allergica). Anche la pelle può essere la sede di fastidiose dermatiti o di orticaria accompagnate o meno da prurito, legate ad allergie. Il test cutaneo (prick test) rimane l’indagine di primo livello; nel caso di coinvolgimento delle basse vie respiratorie (tosse, asma) è utile un test funzionale bronchiale (spirometria): da noi”, conclude Di Stanislao, “si eseguono sia test diretti sul soggetto sia in vitro, con la collaborazione del Laboratorio Analisi”.

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