“Artrosi: una signora intrattabile?”: il primo giugno a Pescara la campagna di sensibilizzazione

“Porre nella giusta luce una patologia dagli importanti risvolti sociali ed economici, enfatizzare il ruolo della collaborazione tra medico, paziente e istituzioni al fine di realizzare una prevenzione efficace, pianificare trattamenti tempestivi e organizzare percorsi gestionali appropriati”. Così il presidente della Società Italiana di Reumatologia (Sir), professor Marco Matucci Cerinic, presenta la tappa di Pescara […]

“Porre nella giusta luce una patologia dagli importanti risvolti sociali ed economici, enfatizzare il ruolo della collaborazione tra medico, paziente e istituzioni al fine di realizzare una prevenzione efficace, pianificare trattamenti tempestivi e organizzare percorsi gestionali appropriati”. Così il presidente della Società Italiana di Reumatologia (Sir), professor Marco Matucci Cerinic, presenta la tappa di Pescara della campagna di sensibilizzazione sull’artrosi 2013, promossa dalla Sir con il grant incondizionato di Fidia Farmaceutici e il patrocinio di Anmar (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e di Cittadinanzattiva. L’incontro “Artrosi: una signora intrattabile?” si rivolge a pazienti e medici e si terrà il primo Giugno, a Pescara, alle 17.00, all’Hotel Esplanade.

“La nostra azienda – commenta Giorgio Foresti, CEO di Fidia Farmaceutici – è orgogliosa di aver rinnovato la collaborazione con la SIR nel campo dell’artrosi. Questa patologia, insieme ad altre malattie dell’area osteoarticolare, costituisce uno dei principali campi di applicazione delle terapie a base di acido ialuronico sviluppate da Fidia”.

Lo slogan dell’intera iniziativa, “Invito per cittadini e medici: insieme… parliamone”, chiarisce gli obiettivi della campagna. “Si tratta di un percorso informativo e formativo rivolto ai pazienti, agli operatori sanitari e all’opinione pubblica – spiega ancora il professor Matucci Cerinic –. Si potrà così trovare il giusto equilibrio, nel contesto economico attuale, tra efficacia e sicurezza di intervento da una parte e sostenibilità e aspettative dei pazienti dall’altra. La formula del talk show, che normalmente viene destinata ad argomenti di natura politica e raramente applicata alle tematiche sanitarie, in questa occasione è costruita alternando momenti di dialogo e di confronto con proiezione di filmati attinenti al tema”.

Il format vivace è funzionale al coinvolgimento del pubblico presente in sala, che sarà costituito in prevalenza da pazienti e cittadini, ma anche da medici di famiglia e specialisti.

L’artrosi rappresenta un’importante causa di disabilità per milioni di persone, con un pesante impatto sulla qualità di vita, sulle possibilità di relazione e sui costi assistenziali, tanto che secondo l’OMS circa il 25% degli adulti sopra i 25 anni è affetto da disabilità e dolore collegati a questa malattia.

L’incontro sarà moderato da Franco Di Mare, giornalista Rai; tutte le sessioni dell’evento (“Artrosi: il corretto stile di vita”, “Artrosi: la relazione medico-paziente” e “Artrosi: la rete assistenziale”) saranno introdotte da brevi filmati di Pierfrancesco Poggi, attore e autore teatrale, radiofonico, televisivo e cinematografico. Seguirà un confronto sui temi di maggior interesse in quest’area terapeutica fra il professor Giovanni Minisola, Past President Società Italiana di Reumatologia e Direttore Divisione di Reumatologia Ospedale di Alta Specializzazione “San Camillo” di Roma, il dottor Luigi Di Matteo, Direttore U.O. Reumatologia dell’Ospedale Civile Spirito Santo di Pescara e Presidente Nazionale Reumatologi Ospedalieri Italiani, il dottor Giuliano Salvio, presidente Scuola di Formazione in Medicina Generale di Chieti, il dottor Corradino Natelli, Found Raiser, direttivo A.A.Ma.R. di Anmar Abruzzo, il dottor Ferdinando Guarino, Direttore Sanitario Aziendale Asl Pescara e il dottor Eduardo Facchini, Coordinatore del Tribunale per i diritti del malato Abruzzo.

“L’artrosi non è più considerata una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento, ma piuttosto una malattia che si può prevenire e curare mediante interventi di correzione dei fattori di rischio, diagnosi precoce e appropriatezza terapeutica”, conclude il professor Matucci Cerinic.

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