Terrorismo nero: odio nei confronti degli immigrati, pronti a colpire

 La forte matrice xenofoba dei terroristi neri si ravvisa in piu’ di una intercettazione. Il loro e’ un vero e proprio odio nei confronti degli immigrati che “cominceranno ad invaderci le case”, “andranno ovunque ma io veramente li uccido” Per Stefano Manni “restare a guardare e’ la soluzione peggiore”. Il gruppo, pertanto, pensa ad azioni […]

terrorismo La forte matrice xenofoba dei terroristi neri si ravvisa in piu’ di una intercettazione. Il loro e’ un vero e proprio odio nei confronti degli immigrati che “cominceranno ad invaderci le case”, “andranno ovunque ma io veramente li uccido” Per Stefano Manni “restare a guardare e’ la soluzione peggiore”. Il gruppo, pertanto, pensa ad azioni violente nei confronti degli extracomunitari e le piu’ ardite sembrano essere le donne. Ma per il capo c’e’ bisogno di azioni eclatanti. “Secondo me – dice Manni – basta dare 4 o 5 segnali di quelli potenti e chi sta facendo di tutto per farli arrivare iniziera’ a pensarci su…”. Ed ecco cosa suggerisce lo stesso Manni parlando al telefono con Tiziana Agnese Mori che gli immigrati non li puo’ proprio vedere. “L’alternativa sarebbe anche colpire dove si aggregano, dove uno sa che…in un palazzo ce ne sono 5-600 e qui a Pescara ad esempio ce ne sono 3 o 4 di obiettivi cosi'”. “Arrivano a macchia d’olio – dice la donna – e fanno quel cazzo che vogliono, decidono, fanno, disfano, spaccano, violentano…”. E Manni: “Si’, sono bestie, bestie tra l’altro malate”. Per quanto riguarda l’approvvigionamento di armi per l’attuazione del progetto eversivo nel suo complesso l’intento era quello di reperirle in Slovenia: pistole, fucili e bombe.
Contro l’immigrazione i terroristi neri avevano anche ipotizzato di piazzare una bomba nel bel mezzo del mercato multietnico di Pescara, davanti alla stazione centrale. “Li’ c’e’ un mercato esclusivamente loro – dice Stefano Manni parlando con Agnese Tiziana Mori – e uno va li’ alle 7.30 gira per le bancarelle, si misura qualche maglione, lascia la borsa e se ne va…e poi che Dio li abbia in gloria. Chiaramente uno ci va travisato, ci va come ci deve andare e poi vi spiego come, quello ve lo spiego io, quello e’ l’ultimo dei pensieri e dei problemi pero’ e’ di facilissima attuazione”. “Si si’ – replica la donna – non e’ cosi’ complicato, si puo’ fare, con le dovute cautele si puo’ fare”. Precedentemente, sempre parlando con Tiziana, Manni le aveva detto che a Montesilvano, citta’ costiera abruzzese dove risiede e dove l’organizzazione eversiva aveva la sua base principale, “non c’e’ uno spazio di 20 centimetri dove il balneatore possa passare per andare in acqua, c’e’ una barricata di negri che vendono di tutto”. Tiziana: “non ho parole”. E Manni: “questi evadono il fisco, colpiscono i commercianti italiani…ma siccome ci risiamo su queste cose ci mangia la camorra, ci mangia la ‘ndrangheta, ci mangia il politico. Io mi sono rotto i coglioni”. “Anche io” replica la donna e il capo conclude: “io non voglio dire che la Lega abbia ragione ma su tante cose dice la verita’…”.

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