Grillo sul suo blog ‘riscrive’ la poesia di Primo Levi

Beppe Grillo sul suo blog ‘riscrive’ la poesia di Primo Levi ‘Se questo è un uomo’, per denunciare un sistema di potere che, secondo lui, dai tempi di Silvio Berlusconi fino all’oggi di Matteo Renzi, attanaglia l’Italia complici telegiornali “di regime caldo” dove scorrono “visi di mafiosi e piduisti”. Nel post dal titolo ‘Se questo […]

blogBeppe Grillo sul suo blog ‘riscrive’ la poesia di Primo Levi ‘Se questo è un uomo’, per denunciare un sistema di potere che, secondo lui, dai tempi di Silvio Berlusconi fino all’oggi di Matteo Renzi, attanaglia l’Italia complici telegiornali “di regime caldo” dove scorrono “visi di mafiosi e piduisti”. Nel post dal titolo ‘Se questo è un Paese’, il leader del Movimento 5 stelle inserisce anche un fotomontaggio dell’ingresso del campo di stermino di Auschwitz dove sulla traversa in ferro del cancello d’accesso alla scritta “Arbeit macht frei” (“Il lavoro rende liberi”) inserisce la scritta “P2 macht frei”. Si legge quindi la ‘versione’ di Grillo che lui stesso definisce “liberamente ispirata alla poesia ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi”.

Di seguito il testo pubblicato sul blog del leader M5s: “Voi che vi disinteressate della cosa pubblica come se vi fosse estranea e alla vita delle persone meno fortunate che vi circondano nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo mentre mangiate insieme ai vostri figli che educate ad essere indifferenti e servi Considerate se questo è un Paese che vive nel fango che non conosce pace, ma mafia in cui c’è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa nell’indifferenza dell’informazione Considerate se questo è un Paese nato dalle morti di Falcone e Borsellino dalla trattativa Stato mafia schiavo della P2 Comandato da un vecchio impaurito delle sue stesse azioni che ignora la Costituzione Considerate se questo è un Paese consegnato da vent’anni a Dell’Utri e a Berlusconi e ai loro luridi alleati della sinistra Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore assurto a leader da povero buffone di provincia Considerate se questa è una donna, usata per raccogliere voti, per raccontare menzogne su un trespolo televisivo, per rinnegare la sua dignità orpello di partito vuoti gli occhi e freddo il cuore come una rana d’inverno. Meditate che questo AVVIENE ORA e che per i vostri figli non ci sarà speranza per colpa della vostra ignavia, per aver rinnegato la vostra Patria vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi”.

IL GRILLINO CURRO’ – “E’ una parafrasi che non sta in cielo né in terra, è offensiva e peraltro tocca un tema rispetto al quale c’è una sensibilità profondamente diffusa. Si sa benissimo che se vai a toccare questo tema procuri dei problemi perché quella frase lì rappresenta il simbolo di una tragedia di sconfinate proporzioni di cui noi tutti, sia chi ha una sensibilità orientata a sinistra ma anche a destra, ci facciamo carico. Non vedo perché in una campagna elettorale bisogna tirare in ballo questo tema”. Lo afferma Tommaso Currò, deputato del M5s, commentando a Radio 24 le parole di Beppe Grillo.

IL PRESIDENTE DELLE COMUNITA’ EBRAICHE – “Noi siamo profondamente delusi da frasi e immagini poco intelligenti. Si tratta di un’oscena banalizzazione di uno dei più gravi crimini contro l’umanità che siano mai stati commessi. Se l’autore di queste frasi e di questi messaggi pensa di essere stato ironico o divertente, a nostro avviso sappia che il risultato è qualcosa di ignobile e di macabro. Inoltre, quello che più ci preme dire è che l’effetto di questi messaggi è diseducativo e devastante verso i più giovani. Non capisco il senso di quel vergognoso messaggio, qui stiamo parlando di milioni di persone uccise in modo atroce”. Così Renzo Gattegna, presidente delle comunità ebraiche, commenta a Radio 24 le frasi di Beppe Grillo sull’incipit di Se Questo è un uomo di Primo Levi.

Lei pensa che dietro il paragone di Beppe Grillo ci sia un antisemitismo di fondo? Voi accusate Beppe Grillo di questo? “Noi stiamo esaminando attentamente tutto ciò che il movimento cinque stelle sta promulgando e dichiarando. Ci sono alcune frasi e alcuni messaggi che sono di difficile interpretazione, questo ultimo purtroppo ha un risvolto molto chiaro che non esitiamo a condannare. Siamo veramente offesi e indignati”.

Teme che magari dentro il M5s o tra i sostenitori ci possa essere un seme antisemita? “Se non ci fosse dovrebbero dimostrarlo loro con i fatti e con le parole. Non voglio emettere sentenze definitive, ma invito il m5s a fare molta attenzione a non allinearsi con movimenti neonazisti”.

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