Calano i redditi delle famiglie al Sud del 24,8%, mentre al Nord crescono dell’1,7%

Negli anni di crisi 2007-2012 i redditi delle famiglie con un capofamiglia under 35 in cui lavora meno di una persona su due sono scesi al Sud del 24,8%, mentre al Nord sono cresciuti dell’1,7%. Gli ammortizzatori sociali hanno permesso di recuperare il reddito perso per il 16,7% nel Nord-Est e per il 13,2% nel […]

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Negli anni di crisi 2007-2012 i redditi delle famiglie con un capofamiglia under 35 in cui lavora meno di una persona su due sono scesi al Sud del 24,8%, mentre al Nord sono cresciuti dell’1,7%. Gli ammortizzatori sociali hanno permesso di recuperare il reddito perso per il 16,7% nel Nord-Est e per il 13,2% nel Sud. Se però fosse stata applicata la riforma Fornero, la quota di reddito recuperata sarebbe stata più alta, arrivando al Sud al 19,8%. È quanto emerge dallo studio ‘Crisi, lavoro, redditi: quali politiche per le famiglie’ di Elena Cappellini e Letizia Ravagli pubblicato sulla ‘Rivista economica del Mezzogiorno’, trimestrale della Svimez diretto da Riccardo Padovani.

Dal 2007 al 2012 redditi in calo soprattutto tra i giovani e al Sud – Secondo la SVIMEZ, negli anni di crisi 2007-2012 la caduta del potere d’acquisto delle famiglie italiane è stata di circa il 9%, pari a 1.664 euro per ogni cittadino. Ma la caduta è stata più forte al Sud.

A causa della mancanza di lavoro ma anche di un sistema di welfare che penalizza il Sud, nel periodo 2007-2012 la caduta dei redditi ha colpito soprattutto i giovani e il Mezzogiorno: nelle famiglie con un capofamiglia under 35 e un tasso di occupazione inferiore al 50% (dove lavora cioè meno di una persona su due) i redditi sono scesi al Sud del 24,8%, mentre al Nord sono cresciuti dell’1,7%. Situazione diversa per i meno giovani: al crescere dell’età, infatti, la forbice resta ma la situazione migliora. Nel periodo in questione e nelle stesse famiglie in cui lavora meno di una persona su due, ma con un capofamiglia over 35, i redditi sono saliti, in termini nominali, in entrambe le ripartizioni: al Sud del 4,6%, al Nord del 10,5%.

Condotto su elaborazioni Irpet e dati Istat, lo studio prende in esame il ruolo degli ammortizzatori sociali sul recupero del reddito perso per la crisi in Italia negli anni 2008-2012 ed esamina i potenziali effetti della riforma Fornero sui redditi delle famiglie.

Di fronte a un quadro di questa portata, negli anni 2008-2012 gli strumenti di welfare in uso hanno permesso alle famiglie di recuperare reddito, ma con cifre diverse a seconda della provenienza geografica e dell’età. Secondo la SVIMEZ nel periodo in questione nonostante tutti i loro limiti, gli ammortizzatori sociali hanno permesso alle famiglie italiane di recuperare il 15,6% del reddito perso, quale media tra il 16,7% del Nord-Est e il 13,2% del Sud.

 Nel periodo in questione, infatti, la perdita di reddito è stata per gli under 35 a livello nazionale e al Sud ben più elevata:-18,1%. Decisamente minore, quindi, fra i più giovani, la quota di reddito recuperata dagli ammortizzatori: il 7,3% al Nord-Ovest, il 5,2% al Sud. Le cifre cambiano decisamente se si osservano le dinamiche negli over 35: la perdita di reddito medio netto è al Sud del 4,7%, quasi il doppio del Nord-Ovest (-2,4%) ma tre volte inferiore alla performance negativa dei più giovani (-18,1%). Di conseguenza, cresce decisamente la quota di reddito recuperata con gli ammortizzatori: 22%, oltre quattro volte di più che fra gli under 35 (5,2%).

Sempre secondo la Svimez, se nel periodo in questione 2008-2012 fosse stata applicata la riforma Fornero sugli ammortizzatori sociali, la quota di reddito recuperata sarebbe stata più alta: dal 15,6% a livello nazionale sarebbe passata a 19,8%. Fra tutte le ripartizioni, a guadagnare di più sarebbe stato il Sud, recuperando una quota di reddito decisamente in crescita, dal 13,2% al 19,8%, a fronte di dinamiche più contenute ad esempio per il Nord-Est (da 16,7% a 17,9%).  Oltre al Sud, maggiormente tutelati anche i giovani: per gli under 35 la quota di reddito recuperata sarebbe passata al Nord-Est dal 6,7% al 9,9%, mentre al Sud sarebbe più che raddoppiata: dal 5,2% all’11,7%. Viceversa, in crescita ma con dinamiche più contenute la quota di reddito recuperata fra gli over 35: al Sud salgono dal 22 al 26,3%, mentre al Nord-Est addirittura scendono, dal 33,4 al 31,3%.

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