DDL Concorrenza: multa alle banche se assistenza clienti è troppo cara

Quante volte vi è capitato, chiamando un qualsiasi numero dell’assistenza clienti di una delle tante aziende di servizi con le quali quotidianamente veniamo in contatto, di ascoltare un messaggio registrato che preannuncia quali saranno i costi della telefonata. Spesso per una telefonata di pochi minuti, siamo costretti a sostenere una spesa piuttosto elevata, anche superiore […]

Quante volte vi è capitato, chiamando un qualsiasi numero dell’assistenza clienti di una delle tante aziende di servizi con le quali quotidianamente veniamo in contatto, di ascoltare un messaggio registrato che preannuncia quali saranno i costi della telefonata. Spesso per una telefonata di pochi minuti, siamo costretti a sostenere una spesa piuttosto elevata, anche superiore a due o tre euro, perché composta da un prezzo fisso per la sola risposta, al quale se ne aggiunge uno ulteriore, variabile, dipendente dalla durata della conversazione stessa.

Da oggi però, questi costi potrebbero diminuire, almeno per quanto riguarda le linee di assistenza clienti di banche e società di credito. Il parlamento italiano sta pensando infatti ad un vero e proprio giro di vite sui costi di questa tipologia di servizio. Un emendamento al disegno di legge sul mercato e la concorrenza, comunemente noto come DDL Concorrenza, presentato in commissione Finanza dal Movimento Cinque Stelle, ed approvato dalla commissione stessa, stabilisce che i prezzi per i servizi di assistenza telefonica delle società del predetto tipo, non potranno superare il prezzo di una normale telefonata urbana.

La banca o società di credito che dovesse contravvenire a questa prescrizione tassativa, andrà incontro ad una sanzione di 10mila euro, mentre il cliente, vittima della contravvenzione, avrà diritto ad un indennizzo a titolo risarcitorio, pari a 100 euro. Il tutto, ovviamente, a patto che il DDL Concorrenza, in esame in seno alle commissioni Finanze e Attività produttive dall’inizio di agosto, si trasformi in legge senza modifiche in questa sua parte.

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