Pezzopane, alla Camera intervento su call center

“Con un ordine del giorno del Pd in Commissione Lavoro abbiamo impegnato il governo, gia’ nel corso dell’esame della legge di stabilita’ alla Camera, ad affrontare la situazione dei lavoratori dei call center, che in modo paradossale rischiano di essere penalizzati dagli incentivi per le assunzioni riconfermati dalla legge di stabilita’”. Lo dice la senatrice […]

“Con un ordine del giorno del Pd in Commissione Lavoro abbiamo impegnato il governo, gia’ nel corso dell’esame della legge di stabilita’ alla Camera, ad affrontare la situazione dei lavoratori dei call center, che in modo paradossale rischiano di essere penalizzati dagli incentivi per le assunzioni riconfermati dalla legge di stabilita’”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo.

“La realta’ dei call center e’ molto particolare – spiega Stefania Pezzopane – perche’ si tratta di un settore in cui il costo del personale rappresenta la quasi totalita’ di quello di produzione. In questo caso, la combinazione degli sgravi per le assunzioni confermati dalla legge di stabilita’ nella misura di uno sconto del 40 per cento dei contributi per 24 mesi per i contratti fino al 31 dicembre 2016 e delle normative di salvaguardia che hanno imposto il contratto a tempo indeterminato alle imprese piu’ grandi, rischiano di penalizzare le aziende virtuose che hanno gia’ stabilizzato molti dipendenti. Le imprese piu’ giovani e che di solito utilizzano personale piu’ precario sono ora agevolate nei bandi per le commesse, perche’ grazie agli incentivi possono offrire prezzi piu’ bassi. E’ per questo che abbiamo impegnato il governo a modulare gli incentivi spalmandoli in piu’ anni, a garantirli a chi evita la delocalizzazione e a trasformarli in credito di imposta. Solo cosi’, infatti – osserva la senatrice – anche le grandi aziende che hanno assunto il proprio personale a tempo indeterminato potranno continuare ad essere competitive, a tutto vantaggio dei lavoratori che in questo modo potranno vedere il proprio posto garantito. Solo in Abruzzo – conclude Pezzopane – sono due le grandi aziende in questa condizione, con migliaia di posti di lavoro in ballo, e dunque e’ un intervento urgente”.

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