Imprese individuali di titolari extra Ue reggono meglio crisi

Gli immigrati che hanno aperto un’impresa in Abruzzo sono numerosi considerando che al 31 dicembre 2015 le imprese individuali con titolare proveniente dai Paesi extra Unione Europea sono 7.781. La loro distribuzione premia le province di Teramo (2.670 pari al 34,3%) e Pescara (2.362 cioe’ il 30,4%) rispetto a quelle di Chieti (1.652 corrispondenti al […]

Gli immigrati che hanno aperto un’impresa in Abruzzo sono numerosi considerando che al 31 dicembre 2015 le imprese individuali con titolare proveniente dai Paesi extra Unione Europea sono 7.781. La loro distribuzione premia le province di Teramo (2.670 pari al 34,3%) e Pescara (2.362 cioe’ il 30,4%) rispetto a quelle di Chieti (1.652 corrispondenti al 21,2%) e L’Aquila (1.097 pari al 14,1%). Agli immigrati fa capo l’8,8% delle imprese individuali abruzzesi (rispetto al 10,9% italiano), percentuale risultante dai valori elevati di Teramo (13,0%) e Pescara (11,4%) e quelli minori di L’Aquila (6,6%) e Chieti (5,4%). Rispetto al 2011 gli immigrati titolari di imprese individuali in Abruzzo sono aumentati di 786 unita’ (pari al +11,2% inferiore al +24,0% nazionale). Tra le province spicca Pescara dove l’aumento ha superato il 29% rispetto a quelli piu’ limitati riscontrati a Chieti (+10,2%) e soprattutto Teramo (+2,9%) e L’Aquila (+2,2%).

E’ quanto emerge dalle elaborazioni che il Cresa ha effettuato sui dati Infocamere-Movimprese. “Le imprese individuali di titolari extra Ue reggono meglio la crisi, dato che esse aumentano sia in Abruzzo che in Italia al contrario del totale delle imprese individuali. Tra gli artigiani abruzzesi la situazione non e’ tanto rosea ma comunque le imprese artigiane immigrate, pur diminuendo, resistono piu’ di quanto facciano le artigiane regionali in genere”, afferma il direttore del Cresa Francesco Prosperococco. Tra i settori di attivita’ economica, in Abruzzo le imprese individuali di titolari extra Ue operano prevalentemente nel commercio (3.754 imprese pari al 48,2% del totale delle individuali di immigrati), nelle costruzioni (1.231 pari al 15,8%) e nelle attivita’ manifatturiere (899 cioe’ il 11,6%). Nelle province le percentuali rispecchiano approssimativamente quelle regionali ma spiccano i casi delle attivita’ commerciali a Pescara (67,4%), delle imprese edili a L’Aquila (27,3%), delle attivita’ manifatturiere a Teramo (22,7%) e delle imprese agricole a Chieti (11,7% rispetto al 5,5% regionale). Considerando il peso che i titolari immigrati hanno sul totale delle imprese individuali emergono i settori del commercio (15,7%, in particolare a Pescara con 22,1%), le attivita’ manifatturiere (14,8%, soprattutto a Teramo con 32,1%) e le costruzioni (11,3%, in particolare a Teramo con 15,4%). Rispetto al 2011 gli aumenti sono stati registrati per la quasi totalita’ nel commercio (+672 imprese cioe’ il +21,8%, soprattutto a Pescara con +475), nell’alloggio e ristorazione (+72 pari al +23,3%), nelle attivita’ manifatturiere (+42 pari al +4,9% concentrato soprattutto a Teramo con +38) e nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+31 pari al +21,8% concentrato soprattutto a Teramo con +23).

Tra le imprese artigiane le ditte individuali di titolari extra Ue in Abruzzo a fine 2015 sono arrivate a contare 2.397 unita’, delle quali il 42,5% e’ localizzato a Teramo (1.018), il 22,4% a Chieti (538) e il 17,5% sia a L’Aquila che Pescara. In Abruzzo gli immigrati sono titolari del 9,5% delle imprese artigiane individuali, quota inferiore a quella italiana (11,4%) e che deriva dal risultato molto elevato di Teramo (18,0%) e piu’ contenuto di Chieti (8,6%), Pescara (7,0%) e L’Aquila (5,8%). Tra il 2011 e il 2015 le imprese artigiane individuali di titolari immigrati hanno registrato una diminuzione (-8,9% pari a -235 unita’) in Abruzzo, in controtendenza rispetto al dato nazionale (+7,2%).

Eccetto Chieti (+0,7%), tutte le province hanno subito sensibili flessioni (L’Aquila: -9,5%; Pescara -5,4%) che hanno raggiunto il massimo a Teramo (-14,4%). Le imprese artigiane individuali di titolari extra Ue in Abruzzo sono concentrate nel settore delle costruzioni che ne assorbe il 44,9% (inferiore al 56,5% italiano), seguito a notevole distanza dalle attivita’ manifatturiere (26,0% rispetto al 19,0% nazionale). Tra le province si distinguono Teramo per una maggiore quota di imprese manifatturiere (36,5%) sul totale delle artigiane individuali di immigrati e L’Aquila per le costruzioni (64,8%). Considerando il peso che i titolari immigrati hanno sul totale delle artigiane individuali, mostrano un valore superiore alla media regionale le attivita’ manifatturiere (12,3% in particolare a Teramo con 36,4%), le costruzioni (11,5% in particolare a Teramo con 14,4%) e i servizi di alloggio e ristorazione (12,3% in partico-lare a Teramo 28,1%). Le variazioni rispetto al 2011 sono generalmente di segno negativo osservate per la quasi totalita’ nelle costruzioni (-213 imprese cioe’ il -16,5%, soprattutto a Teramo con -140) e nelle attivita’ manifatturiere (-62 pari al -9,0% concentrato soprattutto a Teramo con -51) mentre l’aumento piu’ consistente e’ stato riscontrato nell’alloggio e ristorazione (+14 pari al +17,9% che ha premiato soprattutto Teramo con +10).

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