Sanita’: Intersindacale Sanitaria Abruzzese sollecita risposte da D’Alfonso

“Martedi’ 17 maggio, giorno fissato dalla prefettura di L’Aquila per espletare le procedure di raffreddamento e conciliazione previste dall’art. 2, comma 2, della legge n. 146/1990 e s.m.i dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte dell’Intersindacale Sanitaria Abruzzese (Isa), nessuno dell’ Amministrazione regionale si e’ presentato alla convocazione prefettizia”. Lo scrive, in una […]

“Martedi’ 17 maggio, giorno fissato dalla prefettura di L’Aquila per espletare le procedure di raffreddamento e conciliazione previste dall’art. 2, comma 2, della legge n. 146/1990 e s.m.i dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte dell’Intersindacale Sanitaria Abruzzese (Isa), nessuno dell’ Amministrazione regionale si e’ presentato alla convocazione prefettizia”. Lo scrive, in una nota indirizzata al presidente della regione Luciano D’Alfonso, il coordinatore dell’Isa Walter Palumbo. La concomitante presenza a L’Aquila del presidente del Consiglio per la firma del Masterplan – aggiunge – puo’ giustificare la sua assenza ma non quella di altri rappresentanti della Regione. L’assenza di un rappresentante del Dipartimento della Salute e del Welfare e’ stato un grave sgarbo verso una Istituzione che rappresenta il Governo Centrale e uno sgarbo ingiustificabile verso un’Associazione di Sindacati rappresentanti gli operatori sanitari dipendenti e convenzionati abruzzesi.

Un’Associazione di Sindacati che ha richiesto piu’ volte un confronto con lei e con il sub Commissario alla Sanita’ per sottoporre all’attenzione un serie di criticita’ assistenziali che riteniamo possano essere risolte con la collaborazione di coloro i quali vivono quotidianamente nel mondo della Sanita’. Criticita’ – spiega Palumbo – che non attengono a rivendicazioni economiche di categoria ma sono criticita’ che determinano ostacoli alla risoluzione dei bisogni di salute dei nostri corregionali. L’altro giorno il Capo di gabinetto della Prefettura ha tentato di mettersi in contatto con alcuni dirigenti del Dipartimento della Salute e del Welfare e della sua Segreteria senza riuscire a parlare con qualcuno anche per sapere se fosse stata fatta una comunicazione per avvertire della mancata presenza.

Solo il dottor Giuseppe Zuccatelli, contattato telefonicamente, si e’ scusato per la sua assenza che pensava venisse coperta da qualcun altro e si e’ detto disponibile a convocare una riunione nel breve tempo presso il Dipartimento della Salute e del Welfare per trovare soluzioni alle criticita’ da noi segnalate che sono alla base della proclamazione dello stato di agitazione. E noi per questo lo abbiamo ringraziato. La riunione promessa si e’ svolta ieri e si e’ conclusa, dopo la disamina delle criticita’ da noi segnalate, con la programmazione di incontri ravvicinati per un confronto costruttivo teso alla loro risoluzione. Solo su due punti – fa sapere il coordinatore Isa nella lettera al governatore – il dottor Giuseppe Zuccatelli si e’ detto impossibilitato a non poter dare risposte: l’istituzione della Consulta Sanitaria Regionale, esistente in tante Regioni italiane, da lei promessa due anni fa durante la campagna elettorale e ripromessa tre mesi fa nel corso di una trasmissione televisiva di una emittente regionale; la istituzione di una Commissione Regionale per la formulazione e per la gestione centralizzate delle progettualita’ riferibili ai progetti prioritari del Piano Sanitario Nazionale previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 20 febbraio 2014 (Rep. Atti n. 13/CSR (articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662). Risposte – conclude Palumbo – che le chiediamo di darci vista la sottoscrizione del protocollo del maggio 2014″.

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